Un intero universo virtuale…

La gente viene su Oasis per tutto quello che si può fare…ma ci rimane per tutto quello che si può essere.

Wade Watts in “Ready PlayerOne”

Cos’è il metaverso?

l concetto di “Metaverso” è diventato sempre più popolare negli ultimi anni, ma che cos’è esattamente? Le definizioni più semplici e comprensibili, che ho incontrato nel documentarmi per questo articolo, sono quella di

Una realtà virtuale tridimensionale, in cui gli utenti possono interagire tra loro e con oggetti e ambienti digitali

mentre secondo il sito web della rivista Forbes,

Il Metaverso è un’evoluzione della realtà e degli universi virtuali, che consente agli utenti di creare, condividere e vivere in un mondo virtuale comune

Dalle pagine della fantascienza alla realtà digitale

Questo concetto trova il suo primo utilizzo nel campo della narrativa di fantascienza: il termine, infatti, è stato coniato dallo scrittore Neal Stephenson nel 1992, ed è utilizzato per descrivere il mondo digitale in cui si svolgono le vicende del suo romanzo “Snow Crash”. Solo successivamente è stato adottato dall’ICT per descrivere l’idea di una realtà virtuale nella quale gli utenti possono interagire tra loro come se fossero nella stessa stanza.

Il metaverso come futuro della tecnologia sociale

Secondo un articolo di Wired del 2021,

Il Metaverso è destinato a diventare il futuro della tecnologia sociale, offrendo un nuovo modo di connettersi

L’articolo sottolinea come non sarà solo un luogo in cui le persone potranno giocare ai videogiochi, ma potrebbe divenire un nuovo e predominante modo per lavorare, studiare e socializzare online, sostituendo il Web.

Le sfide tecnologiche che bloccano il Metaverso

Al momento però ci sono diverse ragioni per cui il Metaverso non è ancora tangibile. In primo luogo, la tecnologia necessaria per crearne uno completamente funzionante non è ancora stata sviluppata. Ad esempio, la realtà virtuale attuale non consente ancora una vera e propria interazione sociale, poiché gli utenti non possono vedere l’espressione facciale degli altri o percepire la loro posizione nel mondo virtuale. Inoltre, non sono stati resi disponibili al momento, ma sono attive un numero elevato di aziende che stanno investendo ingenti capitali su questi dispositivi che consentano una immersione completa in questo mondo – si parla di arrivare ad ampliare la percezione oltre al livello visivo ed uditivo includendo quello tattile, olfattivo e gustativo – e che permettano di muoverci in totale libertà, come visto nei film “The Lawnmower Man” o nel più recente “Ready Player One” tratto dal romanzo di Ernest Cline.

L’assenza di interconnessione tra i mondi digitali

Tuttavia, la più importante ragione per la quale il metaverso è attualmente solo un termine modaiolo, utilizzato da tante aziende per farsi pubblicità, è che non vi è una interconnessione interoperante fra i vari universi digitali esistenti, ovvero una modalità che consenta agli asset (proprietà terriere, semplici capi digitali di abbigliamento…) di poter essere acquistati e utilizzati indipendentemente dall’azienda creatrice di una determinata porzione di realtà fittizia.

Le criptovalute e gli NFT: una possibile soluzione?

Perché questo avvenga, il presupposto è il conio di almeno una moneta di scambio e la fattura di oggetti digitali che siano univoci e funzionali rispetto a degli standard riconosciuti da tutti gli operatori e da tutti gli utilizzatori. Le criptovalute e gli NFT potrebbero essere la soluzione a questa necessità, ma allo stato attuale sono stati perlopiù utilizzati per il loro aspetto speculativo senza tangibili applicazioni nell’economia virtuale.

La sicurezza e la privacy nel Metaverso

Secondo un articolo di The Verge del 2021 c’è anche un’altra problematica di alta rilevanza:

il Metaverso deve affrontare le stesse problematiche di privacy e sicurezza che affliggono già le piattaforme di social media e di gioco online.

Mi permetto di aggiungere che le stesse saranno ancora maggiori, in quanto, come tutti sanno, il digitale è infinitamente replicabile e le attività che svolgiamo nelle nostre case, sia quelle più intime che le faccende tutti i giorni, trasposte attivamente in un mondo digitale, dovranno essere adeguatamente tutelate, al fine di non divenire preda di soggetti interessati a destinarci al pubblico ludibrio o peggio.

Meta e Apple: i protagonisti nel Metaverso

Meta e Apple sono due delle aziende più grandi e influenti nel settore della tecnologia e stanno attivamente investendo da diverso tempo e più o meno pubblicamente in questo campo.

 

Meta: Il colosso della realtà virtuale

Meta è stata pioniera nella realtà virtuale moderna: definita così perché rinata dopo alcuni tentativi fatti negli anni 2000, è il tipo di tecnologia che prevede un isolamento dal mondo tangibile, trasportando l’utilizzatore in uno completamente diverso e con logiche fisiche a sé.

L’entrata della società in questo mondo è stata segnata dall’acquisizione nel 2014 di Oculus VR, azienda produttrice di dispositivi come Rift e Quest. Ha inoltre recentemente lanciato Horizon Workrooms, un’applicazione di realtà virtuale per la collaborazione remota tra team, e Horizon Workrooms Rooms, un’esperienza VR progettata per l’apprendimento e la formazione. Meta ha dichiarato che il futuro della propria piattaforma sarà basato sulla realtà virtuale, anche per rientrare dall’investimento fatto e che per ora non ha dato i risultati sperati in termini di ritorno. L’azienda ha inoltre appena rilasciato l’ultima release del proprio visore Quest che migliora notevolmente, senza stravolgerla, l’esperienza di realtà virtuale.

Apple e la rivoluzione della realtà aumentata

Apple, invece, ha iniziato a investirenella realtà aumentata con l’introduzione di ARKit nel 2017 mentre nel giugno del 2023 ha presentato il visore Vision Pro ed il sistema operativo VisionOS che sono pronti a rivoluzionare il modo in cui interagiamo con il metaverso. Con la sua fotocamera 3D e le sue capacità di calcolo spaziale, Vision Pro può creare esperienze coinvolgenti che trasportano gli utenti in una realtà in modi che avremmo solo potuto sognare qualche anno fa.

VisionOS, nel frattempo, fornisce una piattaforma per gli sviluppatori per creare nuove e innovative applicazioni in AR, mantenendo la possibilità di utilizzare – attraverso una nuova interfaccia tridimensionale che le fa apparire come parti della propria stanza – le migliaia di applicazioni per già disponibili per iPhone.

Insieme, queste tecnologie hanno il potenziale per aprire nuove possibilità per l’esplorazione, l’educazione e l’intrattenimento.

Realtà mista: il futuro della percezione digitale

Entrambe le aziende stanno anche investendo nella realtà mista (MR), che combina elementi di realtà virtuale e aumentata sfruttando il Lidar e facendo sì che questi ultimi siano influenzati dagli oggetti presenti nel proprio ambiente reale, creando un’esperienza ancora più coinvolgente: in questo caso, mentre la VR è più concentrata su un ambito ludico e di intrattenimento, la AR e la MR potrebbero avere delle ripercussioni tangibili nella vita di tutti i tutti i giorni, arrivando a cambiare la percezione della realtà.

Il futuro del Metaverso: tra opportunità e sfide

Come avrete compreso, il Metaverso è un concetto intrigante e potrebbe rappresentare il futuro della tecnologia sociale.

Tuttavia, non esiste ancora una piattaforma di Metaverso completamente funzionante e ci sono ancora molte sfide tecniche e sociali da superare. Nonostante questo, molti esperti prevedono che il Metaverso diventerà una realtà nel prossimo futuro e sarà interessante osservare come questa tecnologia continuerà a evolversi e ad influenzare la società.

Simone Rebucci

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