Disney: Un viaggio nel tempo tra innovazione e magia
La Disney è un pilastro dell’intrattenimento, capace di affascinare generazioni grazie alla sua continua evoluzione tecnologica e narrativa. Dai cortometraggi agli iconici lungometraggi, la compagnia ha sempre ridefinito l’animazione, rimanendo senza tempo.
Le Origini: Dai Cortometraggi ai Lungometraggi
La Walt Disney Company fu fondata nel 1923dai fratelli Walt e Roy Disney.
Walt Disney è considerato uno dei padri dell’animazione cinematografica e detiene il record di premi Oscar vinti, infatti, nei suoi 34 anni di carriera ha ricevuto ben 26 statuette. La Disney ha iniziato il suo viaggio con l’animazione tradizionale. Dopo la distribuzione di “Alice Comedies”, Disney, creò “Oswald il coniglio fortunato”, primo successo della Disney, di cui però perse i diritti.

La nascita di un’icona: Topolino
Sulla scia di questo personaggio, il 16 gennaio 1928 venne creato Mickey Mouse. I primi due cortometraggi: “L’aereo impazzito” e “Topolino gaucho” non ebbero successo, ma il 18 novembre 1928, con l’uscita di “Steamboat Willie”, primo corto Disney con audio sincronizzato, nacque ufficialmente Topolino, che fu subito un grande successo in tutto il mondo.
L’introduzione del Technicolor
Qualche anno più tardi Disney testò la tecnologia Technicolor, colorando il cortometraggio “Fiori e alberi” della serie “Sinfonie allegre”, che nel 1932 vinse il primo Oscar come miglior cortometraggio d’animazione.
Biancaneve: il rischio che cambiò la storia del cinema
Nel 1937 venne prodotto “Biancaneve e i sette nani”, il primo lungometraggio d’animazione Disney, nonché primo lungometraggio a colori nella storia del cinema. Tutti i personaggi umani del film, eccetto i sette nani, furono animati in larga parte con la tecnica del rotoscopio, che consisteva nel ricalcare fotogramma per fotogramma una pellicola in cui erano stati precedentemente filmati attori in carne ed ossa.
Fu candidato agli Oscar per la colonna sonora e l’anno successivo Walt Disney ricevette un Oscar onorario, composto da una statuetta di dimensioni normali e sette in miniatura. Questo film ebbe un costo veramente elevato, tanto che portò Walt ad ipotecare casa sua. Fortunatamente fu un successo, incassando oltre 8 milioni di dollari al botteghino, una cifra astronomica per l’epoca, consolidando la reputazione della Disney come pioniere dell’animazione e aprendo la strada a una nuova era per il cinema d’animazione.
L’Evoluzione Tecnologica: dal disegno a mano alla Computer grafica
Negli anni ‘40 e ‘50, furono realizzati capolavori come “Fantasia” (1940), “Bambi” (1942), Cenerentola (1950), “Alice nel paese delle meraviglie” (1951) e tanti altri, ognuno dei quali ha introdotto nuove tecniche e standard di qualità nell’animazione. “Fantasia”, ad esempio, combinò animazione e musica classica in un modo senza precedenti, utilizzando innovazioni tecniche come il sistema audio stereofonico “Fantasound” precursore del Dolby.
L’arrivo del digitale
La vera rivoluzione tecnologica arrivò negli anni ‘90 con l’adozione della computer grafica. Il primo esperimento fu “Tron” (1982), uno dei primi film a combinare live-action e animazione computerizzata, che però non riscosse il successo sperato. Anche se, nonostante lo scarso interesse iniziale, con il tempo è divenuto un vero e proprio film cult.
Il primo passo significativo in questa direzione fu “La Sirenetta” (1989), che utilizzò il sistema CAPS (Computer Animation Production System), sviluppato in collaborazione con Pixar, per migliorare il processo di colorazione e composizione delle immagini. Il CAPS, una collezione di programmi informatici, sistemi di scansione, server, workstation e custom desk, riuscì a ridurre i costi per i processi di inchiostrazione, pittura e post-produzione dei film di animazione tradizionali. Il successo di questo sistema portò alla creazione di altri film iconici come “La Bella e la Bestia” (1991), il primo film d’animazione a ricevere una candidatura all’Oscar come Miglior Film.
Toy Story e la rivoluzione Pixar
Ma fu nel 1995 che la collaborazione tra Disney e Pixar diede vita a una delle più 18 grandi rivoluzioni del cinema d’animazione con “Toy Story”, il primo lungometraggio nella storia interamente realizzato in CGI (Computer Generated Imagery) e considerato da molti uno dei migliori film di animazione mai realizzati.
L’idea di questo prodotto nacque proprio da Tron, a questo punto, la CGI esisteva già ma non era ancora utilizzata in modo integrato per la produzione di lungometraggi animati. Pixar rivoluzionò il settore grazie al suo motore di rendering Photo Realistic RenderMan, che consentì per la prima volta agli animatori di visualizzare in tempo reale l’output del loro lavoro. RenderMan, dopo alcuni esperimenti, venne utilizzato proprio per la produzione di Toy Story.
Questo film non solo conquistò il pubblico di tutto il mondo, ma stabilì nuovi standard per l’industria dell’animazione, dimostrando le infinite possibilità offerte dalla computer grafica.
Innovazioni Nella Narrazione e Diversificazione
Oltre agli avanzamenti tecnologici, la Disney ha sempre cercato di innovare anche dal punto di vista narrativo. Film come “Frozen” (2013) e “Zootropolis” (2016) hanno sfidato i tradizionali stereotipi dei ruoli di genere e delle aspettative sociali, promuovendo messaggi di indipendenza, uguaglianza e inclusività.
La Disney ha anche acquisito studi di animazione di successo come Pixar, Marvel, Lucasfilm e, più recentemente, 21st Century Fox. Queste acquisizioni hanno permesso alla Disney di dominare non solo l’animazione, ma anche il cinema live-action e i franchise di grande successo come “Star Wars” e il Marvel Cinematic Universe.
Il Futuro dell’Animazione Disney
La Disney continua a investire in nuove tecnologie come la realtà aumentata (AR) e la realtà virtuale (VR), esplorando nuove modalità di narrazione immersiva. Disney+, lanciata nel 2019, ha permesso alla compagnia di distribuire contenuti originali a un pubblico globale in continua espansione. Con una storia ricca di successi e un impegno continuo verso l’innovazione, la Disney rimane una delle forze più amate nel panorama dell’intrattenimento globale
Virginia Aloia
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