La svolta smart negli amplificatori per chitarra elettrica
“La pressione sonora prodotta da uno stack valvolare da 100 W, accoppiato ad un diffusore con quattro coni da 12 pollici, è impagabile, ma è altrettanto vero che avere a disposizione una miriade di suoni di alto livello in poco spazio e peso è davvero fantastico”
La tecnologia negli ultimi decenni ha rivoluzionato praticamente tutti gli aspetti della comunicazione, rendendola estremamente veloce ed accorciando virtualmente le distanze.
Dalla produzione alla registrazione: la rivoluzione digitale
La tecnologia negli ultimi decenni ha rivoluzionato praticamente tutti gli aspetti della comunicazione, rendendola estremamente veloce ed accorciando virtualmente le distanze.
Le chitarre elettriche: un’icona rimasta fedele a sé stessa
Dai primissimi anni ’50, con l’uscita della Fender Stratocaster e della Gibson Les Paul, regine delle “solid body”, per quanto riguarda forma, materiali e fabbricazione, non ci sono stati grossi cambiamenti ed i moderni marchi di punta basano comunque i propri prodotti sugli stessi principi, lavorando piuttosto sul design e sulla qualità dei pick-up e delle parti meccaniche.
La chitarra elettrica da sola è però incompiuta se separata dagli amplificatori, campo nel quale, invece, molto lavoro di innovazione è stato fatto. Il tipico suono della chitarra elettrica nel rock è generato dalle valvole degli amplificatori, che, riscaldandosi, producono effetti come compressione e distorsione.
L’interazione con la chitarra è assolutamente dinamica e questa caratteristica ha permesso ai grandi come Hendrix, Clapton, Jeff Beck – la lista è lunga per fortuna – di trovare una voce molto personale e riconoscibile.
Helix® LT: una nuova frontiera per i chitarristi
Un’altra innovazione significativa è l’Helix® LT di Line6, una pedaliera avanzata che offre un’ampia gamma di suoni modellati con una qualità sorprendente. Il suo vantaggio principale? Dimensioni ridotte e peso contenuto, senza sacrificare la qualità del suono, rendendolo una scelta ideale per musicisti moderni in cerca di praticità e versatilità.
Il digitale rivoluziona il mondo dell’amplificazione
Nel tempo, dalla fine degli anni ’70, soprattutto con Eddie Van Halen, sono stati aggiunti molti effetti alla distorsione come Phaser, Flanger, Chorus, Delay ecc… che hanno permesso di colorare ancora di più il suono.
Le controindicazioni di questo sistema, se così vogliamo chiamarle, tuttavia sono principalmente il costo, le dimensioni, il peso, il surriscaldamento e la delicatezza dei componenti.
Nel corso degli anni la sfida è stata quella di riprodurre le stesse sonortà con costi minori e tecnologie più moderne.
Tra i prodotti che offre il mercato in questi termini, è doveroso citare il Kemper Profiler, un’unità digitale che racchiude in sé l’intera catena del suono dall’amplificatore fino alla gamma degli effetti e ne permette l’organizzazione in preset, richiamabili sia nelle sessioni di registrazione che durante i live.
E se quest’ultima caratteristica in realtà non è una novità, lo è la qualità dei suoni stessi. Questo strumento è, dunque, un “profilatore” dotato di un software in grado di riprodurre in modo estremamente fedele il suono di tutti i migliori amplificatori esistenti.
Permette inoltre di settarne i parametri come si farebbe con un amplificatore fisico e di aggiungere effetti (anch’essi riproduzione dettagliata degli originali) in modo eccellente, potendo scaricare e condividere i preset online. Si può così disporre di suoni preparati ad hoc, personalizzabili secondo le proprie esigenze.
Queste sue molteplici qualità hanno infatti contribuito alla sua diffusione e utilizzo da parte dei musicisti professionisti, che combinano questa tecnologia con la strumentazione tradizionale per massimizzare risultati ed esperienza. Il concept che sta alla base del modello è, dunque, di notevole innovatività e permette di assicurare al musicista dimensioni e ingombri contenuti, pur senza rinunciare alla pulizia e completezza dei suoni. Infine, di grande utilità è anche l’ampia scelta dei suoni e degli effetti messi a disposizione dal dispositivo. . La strada verso un’evoluzione in termini di versatilità e di innovatività del prodotto è, dunque, tutta in ascesa e procede diritta verso il futuro.

L’evoluzione della produzione musicale
Dalle tecniche di produzione alla registrazione è evidente la trasformazione, sia in termini di esborso per la strumentazione necessaria – ad esempio oggi vengono utilizzati software come Pro Tools al posto di banchi e mixer dal costo equiparabile a quello di un appartamento -, sia per le tempistiche, dal momento che molti artisti registrano il proprio lavoro per inviarlo poi allo studio, invece che viaggiare personalmente.
In conclusione, la strada verso la semplificazione e l’utilizzo su larga scala delle più moderne tecniche di amplificazione del suono, ha trovato un grande supporto proprio dalla realtà IT.
Alessandro Zaccagni
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