L’impatto delle intelligenze artificiali nei videogiochi
L’uso delle intelligenze artificiali nei videogiochi ha rivoluzionato l’intera industria, con effetti notevoli sulla tecnologia di gioco.
Sebbene l’obiettivo principale dei videogiochi sia sempre stato quello di offrire intrattenimento, l’innovazione delle IA ha avuto un impatto offrendo possibilità impensabili, anche solo fino a qualche anno fa.
NPC intelligenti: il caso CiF-CK
Uno degli esempi più significativi di tale utilizzo , salito anche agli onori della cronaca, nasce come tesi di laurea di tre giovani ragazzi.
Sfruttando le potenzialità del motore ChatGPT, infatti, sono riusciti a creare dei NPC (Non Playable Characters, ovvero personaggi non giocanti) con dialoghi e risposte naturali. I personaggi vivono la propria vita all’interno del mondo, separati dal giocatore, fornendo dialoghi variegati e personalizzati in base al loro impiego, stato ed umore. Questo rappresenta un enorme salto avanti rispetto al classico approccio di fornire una lista di dialoghi predefiniti e inseriti automaticamente nello sviluppo del videogioco. Anche l’integrazione con ChatGPT permette al produttore non solo di ridurre i costi di sviluppo (dovendo creare meno dialoghi), ma anche di ottenere risultati più soddisfacenti, riuscendo a creare un prodotto che sia capace di accontentare chiunque. Il programma sviluppato dai tre ragazzi, chiamato CiF-CK, è però ancora in uno stato primordiale. Infatti il computer è lento a generare le risposte e le voci che vengono utilizzate per rendere gli NPC “parlanti” hanno un distinto carattere non umano.
L’IA nella grafica: il ruolo di NVIDIA e il Ray Tracing
Ma ci sono anche altri utilizzi delle intelligenze artificiali impiegate nel mercato videoludico, tra cui alcuni di successo.
Una delle più note è l’impiego da parte della NVIDIA di chip personalizzati e dedicati al tracciamento della luce: denominati CUDA cores, essi vengono largamente utilizzati per calcolare gli effetti della luce durante un videogioco in tempo reale.
Normalmente, per un computer sarebbe impensabile dover calcolare il comportamento di migliaia, se non milioni, di raggi di luce in qualsiasi momento, con questi chip, invece, questo problema è del tutto evitato.
La standard di mercato era quello di precalcolarli e limitare gli angoli di visione del giocatore, così da creare una sensazione “fasulla” degli effetti di luce e ombra. Ma grazie al machine learning, NVIDIA è riuscita a creare dei modelli interamente dedicati a questo calcolo, permettendo di creare giochi di luce estremamente realistici, senza impattare in modo eccessivo la performance.
Oramai questa tecnologia si sta diffondendo sempre di più, permettendo la creazione di scenari vividi e reali, con livelli di fedeltà impensabili nel passato.
L’intelligenza artificiale e l’accessibilità nel gaming
Le intelligenze artificiali, inoltre, stanno piano piano modificando l’intero panorama tecnologico, facilitando, personalizzando, rendendo possibile l’impossibile e ampliando l’accessibilità a questi prodotti verso una piattaforma ampia di utenti, anche non strettamente “tecnici”.
Il futuro del gaming con l’intelligenza artificiale
Nessuno riuscirà a prevedere come la nostra società cambierà tra qualche anno, ma se i videogiochi possono essere considerati una fonte attendibile, il futuro sembra essere molto roseo.
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