Storia di un sogno elettrico
Salita agli onori della stampa specializzata e non solo negli ultimi anni, grazie soprattutto alla figura del carismatico e talvolta controverso CEO Elon Musk, la multinazionale statunitense Tesla Inc. (nota semplicemente come Tesla), in realtà, affonda le sue radici nel progetto innovativo nato nel 2003 a San Carlos in California dagli ingegneri fondatori Martin Eberhard e Marc Tarpenning, i quali tentarono per primi di coniugare il mondo delle auto sportive con quello del settore dell’automotive elettrico, entrambe grandi passioni coltivate dai due.
L’ingresso di Elon Musk e la trasformazione aziendale
I piani dei due fondatori, anche se potenzialmente molto innovativi e con ottime prospettive di crescita, non riuscivano ad essere adeguatamente supportati dal punto di vista finanziario e, dunque, furono aperte le porte all’ingresso di nuovi investitori, fra cui Elon Musk. Egli, già reduce dalle fruttuose esperienze con la creazione della società PayPal e la compagnia aerospaziale SpaceX, che ne avevano contribuito alla notorietà nel panorama mondiale, nel 2004 e nel 2005 contribuì alle spese di Tesla con due finanziamenti, rispettivamente di 7,5 e 13 milioni di dollari.
Queste operazioni, poste in essere dallo stesso Musk, contribuirono a favorirne il suo ingresso nella società in qualità di azionista principale e, a partire dall’ottobre del 2008, ricoprendo il ruolo di CEO.
Dalle auto sportive alla produzione di massa
Se in una prima fase creativa gli ingegneri si erano concentrati sull’ideazione e produzione di autoveicoli sportivi, destinati a una cerchia di pubblico ristretta e facoltosa, con l’avvento di Musk alle redini societarie, Tesla si è spostata verso un settore automotive di modelli di larga scala e diffusione, che potessero trovare maggiore successo nel pubblico, con costi e linee maggiormente accattivanti.
A partire dal quadriennio 2008-2012, vengono prodotti una serie di modelli che faranno le fortune del marchio automobilistico: la berlina Model S e il suv Model X.
Questo cambiamento di rotta è stato principalmente incoraggiato dallo stesso Musk, il quale è da sempre promotore e sostenitore della transizione verso le energie rinnovabili, producendo e commercializzando auto elettriche a prezzi accessibili al consumatore medio.
In tal senso, dunque, la chiave del successo di Tesla risiede proprio nei costi contenuti dei prodotti e nella loro pubblicizzazione al grande pubblico.
Supercharger e autonomia: la rivoluzione della ricarica
Storicamente le auto elettriche hanno sempre presentato problemi riguardanti l’autonomia nella percorrenza stradale.L’azienda ha avviato nel corso degli anni una massiccia realizzazione di “Tesla Supercharger”, colonnine per la ricarica rapida specifica degli autoveicoli marchiati Tesla.Grazie alla ricarica veloce offerta da questi impianti è possibile ricaricare all’80% una Model 3 in circa 60 minuti.
Inoltre,un sensore permette di monitorare in tempo reale lo stato della batteria anche in relazione al variare della temperatura esterna.
Uno Sguardo al Futuro
In conclusione, è difficile ipotizzare quali potranno essere gli scenari futuri a cui andrà incontro l’azienda, soprattutto a causa della grande dinamicità e volatilità dei mercati mondiali in cui essa opera. Tuttavia, non si può non riconoscere la portata di crescita che è stata fatta registrare dal marchio in neppure 20 anni di attività.
Questa caratteristica, affiancata da una particolare attenzione nei confronti degli aspetti innovativi, si fa, dunque, testimone dell’inversione di tendenza consolidata a partire dalla dirigenza di Musk, il quale ha fatto dei suoi ambiziosi progetti un prodotto concreto e solido nel panorama mondiale dell’automotive.
Lorenzo Fornasieri
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